Dobbiamo ridisegnare le città, le campagne, i territori, con pratiche concrete che alludano al cambiamento.
Terre occupate, fabbriche recuperate, mutuo soccorso e scambi “fuori mercato” – sono i luoghi, le pratiche da dove partire per immaginare e costruire un futuro possibile dove lo sviluppo viene progettato dal basso in base ai bisogni reali di comunità coese e solidali nel rispetto della terra, degli esseri umani e dei viventi, all’insegna della giustizia sociale.